Cos'è l'adolescenza?

Chi di noi almeno una volta durante la propria adolescenza non ha dovuto affrontare problemi con i coetanei, con il proprio aspetto che mutava, con la famiglia o con la scuola?

L’adolescenza è un periodo molto delicato di transizione tra la fanciullezza e l’età adulta, durante il quale si verificano importanti cambiamenti sia a livello fisico che psicologico. Si tratta di un momento di passaggio in cui si costruiscono le fondamenta della propria immagine e identitàNei primi anni i cambiamenti che si verificano a livello cerebrale predispongono alla comparsa di quattro caratteristiche mentali: la ricerca di novità, il coinvolgimento sociale con i coetanei, una maggiore intensità emotiva e l’esplorazione creativa. A queste si aggiungono aspetti legati al proprio aspetto fisico, alla relazione con la famiglia e all’appartenenza al gruppo, con le prime relazioni intime. 

Il modo in cui tutti questi fattori si intrecciano non è altro che il manifesto di come l’adolescente vive questo periodo della sua vita. Tutto questo è naturalmente accompagnato da un considerevole bagaglio emotivo che travolge a pieno non solo colui che lo sta affrontando, ma anche le persone vicine.

l'adolescenza

Quali possono essere le difficoltà legate all'adolescenza?

Può capitare che i cambiamenti tipici dell’adolescenza portino con sé una certa quota di sofferenza difficilmente tollerabile. Tale disagio può produrre diverse manifestazioni: comportamenti aggressivi, labilità emotiva, calo del rendimento scolastico, alterazioni dell’alimentazione, maggior concentrazione sull’immagine corporea e tante altre problematiche strettamente legate all’adolescenza. E’ naturale poi immaginare che queste difficoltà possono ripercuotersi nei vari ambiti di vita dell’adolescente, come quello familiare, relazionale e scolastico. Può spesso capitare che l’adolescente si senta completamente in balia di questo disagio tanto da finire per sperimentare: ansia, depressione, ritiro sociale, alienazione, abuso di sostanze, bullismo o altre condizioni disfunzionali.

Qual è l'influenza del COVID nell'adolescente?

Il Covid-19 non ha certo facilitato la vita relazionale dell’adolescente. Se solo ci soffermiamo ad analizzare una piccola parte del quadro complessivo della situazione, rimbalza bene l’idea dell’intensità del malessere che la società giovanile sta oggi sperimentando. Il Lockdown prima, e le continuative e necessarie restrizioni dopo, hanno innescato nella fascia adolescenziale più che in quella adulta molte dinamiche anche differenti tra loro.  C’è chi ha infatti sperimentato rabbia e un forte senso di solitudine e smarrimento, associati alla percezione di aver definitivamente perso giorni preziosi della propria vita che non verranno mai restituiti. Dall’altro lato si è anche assistito ad un considerevole aumento di atteggiamenti di chiusura e ritiro sociale. Tutti quei adolescenti che, prima del virus, percepivano di non avere un posto nel mondo e di non essere socialmente accettati, hanno maggiormente rafforzato il loro isolamento. In generale i continui cambiamenti di colore (zona gialla, poi arancione, poi rossa, poi di nuovo arancione e così via) hanno prodotto nell’adolescente un forte senso di sconforto rispetto al futuro. Le prospettive non erano tra le migliori prima, ma oggi sono diventate veramente devastanti. Non deve quindi sorprendere che la maggior parte dei ragazzi ha sviluppato disturbi d’ansia e somatoformi, come ad esempio una continua sensazione di mancanza d’aria, preoccupazione, difficoltà a svolgere le attività quotidiane, ma anche disturbi depressivi clinicamente significativi.

Cosa si può fare?

Il supporto di uno psicologo può essere fondamentale per promuovere una sana risoluzione dei conflitti interni ed esterni dell’adolescente. Attraverso la condivisione delle difficoltà e del percorso da intraprendere, aumenta nell’adolescente la consapevolezza dei propri bisogni soggettivi; in questo modo egli impara a regolare il proprio mondo emotivo e a gestire le reazioni impulsive. 

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